La percezione che in molti abbiamo è che in caso di infortunio grave per essere risarciti del danno subito basti la copertura “pubblica”.
Le regole previste dall’INPS per l’erogazione di una pensione sono invece MOLTO rigide e prevedono che NON venga erogata alcuna somma se il danno subito dall’infortunato sia inferiore al 66,6% (pari ai 2/3 della capacità lavorativa!).
Ciò significa che per tutti gli infortuni che causino danni inferiori NON è previsto alcun risarcimento da parte del servizio pubblico.
Altra condizione (in linea generale) per poter accedere a tale prestazione è inoltre il raggiungimento di almeno 5 anni di contribuzione, di cui almeno 3 nel quinquennio precedente alla data della domanda di assegno.
Per definizione inoltre, la pensione di inabilità viene erogata in seguito alla cessazione di ogni attività lavorativa subordinata o autonoma ed è incompatibile con qualsiasi reddito da lavoro.
Altra particolarità dell’assegno della pensione di inabilità è quella di non avere da un lato una durata prefissata. Ma di prevedere dall’altro che eventuali accertamenti possano dar luogo, in caso di miglioramento delle condizioni fisiche, alla sua riduzione fin anche alla sua revoca.
Sulla base di questa valutazioni si può affermare con certezza, sulla base di diverse simulazioni, che, in caso di inabilità superiore al 66% l’assegno di pensione erogato copre circa il 36% del reddito disponibile, che arriva a circa il 67% con inabilità al lavoro totale (100%).
La conclusione è che il rischio di invalidità viene spesso sottovalutato, sebbene sia circa 5 volte superiore al rischio di premorienza in quasi tutte le età.
Ma il pericolo di rimanere invalido, e quindi di non produrre più reddito, non va affatto sottovalutato, in quanto le conseguenze economiche per la famiglia possono essere decisamente gravi, dato che al mancato reddito da lavoro si somma l`onere delle cure e l`assistenza all`invalido.
La quantificazione del rischio, e quindi del danno potenziale, deve partire allora dalla consapevolezza che la copertura pubblica NON PUO’ considerarsi risolutiva ed aprire la mente ad a un ventaglio di soluzioni assicurative mirate all’esigenza del singolo fabbisogno e del nucleo familiare che SOLO UNA POLIZZA INFORTUNI può colmare.